martedì 2 maggio 2017

STORIA: L'Illuminismo - appunti presi in classe



L’Illuminismo
Nel corso del Settecento prese vita in Europa un movimento culturale chiamato Illuminismo, che sosteneva che l’uomo può con l’aiuto della sola ragione raggiungere la verità (a differenza di quello che si credeva prima, cioè che l’uomo da solo non può raggiungere la verità).

Il movimento nacque in Francia e si diffuse rapidamente in tutta Europa e prese il nome di “Illuminismo” perché si basava sulla fiducia che la ragione dell’uomo che può gettare luce (“lume”) e scacciare le ombre della paura e l’ignoranza.

L’Illuminismo nacque sia grazie alla fiducia nella scienza successiva alle grandi scoperte di scienziati come Galileo e Newton, ma nacque anche come reazione alla violenza provocata dal fanatismo religioso, che aveva provocato in Europa terribili guerre di religione (come nell’episodio della Strage di San Bartolomeo, 1572).

L’Illuminismo aveva una profonda fiducia nella ragione degli uomini, ma sosteneva che la conoscenza deve essere sempre più diffusa tra gli uomini e questa crescita continua della conoscenza prese il nome di progresso. Con l’idea di progresso l’Illuminismo maturò anche l’idea della felicità degli uomini, che può aumentare sempre di più grazie alla diffusione della conoscenza.

L’Illuminismo, sostenendo che la ragione è ciò che rende tutti gli uomini uguali, affermava che vi sono dei diritti che appartengono a tutti gli uomini al di là delle differenze di nazionalità, di sesso e di condizione sociale (nobili o non nobili). Tali diritti prendono il nome di diritti naturali e sono in particolare la libertà personale e l’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte alla legge.

L’Illuminismo voleva diffondere la conoscenza tra gli uomini e perciò alcuni illuministi francesi ebbero l’idea di realizzare una grande opera che contenesse tutte le conoscenze disponibili all’epoca, sia di tipo scientifico sia di tipo tecnico. I due realizzatori del progetto furono i francesi Diderot e D’Alembert, l’opera, cioè l’Enciclopedia, occupò 33 volumi e illustrava tutte le voci con illustrazioni. 

L’Illuminismo sviluppò una teoria della politica, mettendo in discussione l’idea dello Stato assoluto (secondo cui il sovrano assomma in sé tutti i poteri).
L’illuminista francese Montesquieu sostenne invece che uno Stato ben regolato dovesse prevedere una divisione dei poteri, in modo che si controllassero e si equilibrassero a vicenda.
Secondo Montesquieu i poteri dovevano andare:
·    Quello legislativo (fare le leggi) al Parlamento;
·    Quello esecutivo (far eseguire le leggi) al governo;
·    Quello giudiziario (giudicare i crimini) ai giudici.

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